Recensioni

sabato 16 settembre 2017

Novità LONGANESI - ottobre

Ottobre 2017 - NOVITÀ



Dalla pagina social di maggior successo in Italia, Insanity Page, un fenomeno da oltre 3 milioni di follower.
Un esilarante Libro Nero dell’Ansia, vero rito voodoo di carta e inchiostro contro l’umor nero.


ANDREA CERRONE
#Ciollansia
Il Libro Nero del disagio



Dopo aver conquistato milioni di fan sui social, Insanity Page arriva in libreria con un libro divertente che cavalca quello che è sicuramente uno dei cavalli di battaglia della pagina: l’ansia. Sfogliandolo riscopriremo una verità incontrovertibile: se l’Amore è cieco e la Sfiga ci vede benissimo, tanto vale prenderla a ridere.
In questo volume Insanity Page esplorerà ogni anfratto delle nostre ansie più inconfessabili, dall’amore alla dieta, dall’insonnia alla superstizione. #Ciollansia alterna aforismi irriverenti, un oroscopo e un calendario molto particolari e le vignette inedite di due illustratrici molto amate dal web (Elena Triolo di Carote e Cannella e la messicana Mayuli di Dibujando los dìas). I lettori potranno inoltre interagire completando un test introduttivo per “misurare” il proprio livello ansiogeno, rispondere ai quiz a tema, completando i giochi e scarabocchiando le proprie ansie nell’apposito “Ansiogram”.


Andrea Cerrone ha 26 anni e una laurea in archeologia. Ha aperto la pagina di Insanity circa 5 anni fa, e in breve tempo è diventato uno dei punti di riferimento del web. Si sta specializzando presso la scuola di Beni Archeologici di Matera, e intanto cerca di conciliare le sue due passioni dando una mano, come volontario, alla gestione degli account social del sito archeologico di Pompei.




In concomitanza con il centenario della disfatta di Caporetto, il racconto di uno degli eventi più drammatici della nostra storia passata.


ALFIO CARUSO
Caporetto
L’Italia salvata dai ragazzi senza nome


In libreria dal 6 ottobre 2017Pagine: 300Prezzo: 18,60La battaglia di Caporetto è stata la più grave sconfitta della storia italiana, che solo il sacrificio di migliaia e migliaia di ragazzi, spesso rimasti senza nome, non ha trasformato in una disfatta definitiva. Fu l’epicentro di trenta mesi di guerra condotta con scarso criterio ed enorme disprezzo della vita umana. Tra gli intrighi della politica e della massoneria, un governo ostaggio del comandante in capo Cadorna, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, e gli errori strategici di Badoglio, milioni di contadini, operai e artigiani, poco addestrati e male armati, vennero mandati al massacro contro le micidiali mitragliatrici austriache. Così il 24 ottobre 1917 l’Italia fu a un passo dalla resa e tuttavia, nel momento più difficile, scattò in tantissimi il desiderio di non darla vinta al nemico storico.
In un libro che affronta uno degli episodi chiave della Prima Guerra Mondiale dal punto di vista politico, militare, ma anche umano, Alfio Caruso racconta i giorni dell’angoscia per bloccare i commandos del giovanissimo Rommel, la battaglia casa per casa di Udine, l’estrema resistenza sul Piave, la controversa sostituzione di Cadorna con Diaz e il salvataggio di Badoglio grazie agli incantesimi della massoneria. Fino a quando il costante logorio delle armate austro-tedesche consentì all’Italia di respingere, nell’estate del 1918, l’estrema offensiva e di avviare il contrattacco risolutore.


Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è autore di sei romanzi, thriller politici e di mafia e di due saggi di sport con Giovanni Arpino. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Milano ordina uccidete Borsellino (2010); L’onore d’Italia (2011); La battaglia di Stalingrado (2012); Un secolo azzurro (2013); Quando la Sicilia fece guerra all’Italia(2014); Con l’Italia mai! (2015) e 1960. Il migliore anno della nostra vita (2016).




Il nuovo romanzo dell’autore de L’amore è un difetto meraviglioso.

«Un’indagine del matrimonio, su cosa significhi amare qualcuno, e su come la vita si metta in mezzo.»
Publishers Weekly 


GRAEME SIMSION
Nell’aria la nostra canzone


In libreria dal 13 ottobre 2017Pagine: 380Prezzo: 18,60Con L’amore è un difetto meraviglioso, il suo romanzo d’esordio, Graeme Simsion aveva emozionato milioni di lettori di oltre quaranta paesi del mondo, raccontando le avventure umane e sentimentali di un giovane affetto dalla sindrome di Asperger e trovando sostenitori del calibro di Bill Gates (“Un autore straordinariamente intelligente, divertente e trascinante, che ti riconcilia con te stesso e con le tue capacità”). In questo nuovo romanzo,Nell’aria la nostra canzone, Simsion parla al cuore di tutte quelle persone, più o meno giovani, che devono fare i conti con sogni e delusioni della vita. E con quelle scelte che possono sembrare a distanza di anni delle opportunità mancate.
Adam Sharp dovrebbe essere felice. Ha quarant’anni, una solidità economica che gli permette di prendersi una pausa dal lavoro, una passione per la musica mai sopita, e una compagna, Claire, con cui ha un rapporto stabile e duraturo. Ma la verità è che nella vita certi rimpianti, certe occasioni non colte, non lasciano mai la presa. Con Claire l’amore si affievolisce giorno dopo giorno, senza clamore, ed è quasi sul punto di evaporare. E il passato torna a bussare alla porta nella figura di Angelina, un’australiana, come lui amante della musica, di cui si era perdutamente innamorato quando aveva ventisei anni. Un amore bruciante, passionale, ma pieno di incomprensioni. E di fatali incertezze da parte di Adam, che da allora ha sempre segretamente pensato di aver perso l’occasione della sua vita. Per questo, quando Angelina si rifà viva dopo tutti quegli anni e gli chiede di vedersi, Adam sente di doversi concedere una seconda chance. E riavere tutta la musica dell’amore perduto. Riprendere la loro canzone interrotta. Ma la differenza tra inseguire i propri sogni e cercare di mettere a tacere la nostalgia è sottile.

Graeme Simsion, australiano, è uno sceneggiatore cinematografico che ha esordito nella narrativa con L’amore è un difetto meraviglioso (2013), pubblicato in Italia da Longanesi e tradotto in tutto il mondo. Il romanzo ha vinto un prestigioso premio in patria, il Victorian Premier’s Literary Awards. Nel 2015 è uscito, sempre per Longanesi,L’amore è un progetto pericoloso. Dal suo romanzo d’esordio L’amore è un difetto meraviglioso sarà tratto l’adattamento cinematografico prodotto da Sony e diretto da Ben Taylor, autore, tra gli altri, della serie inglese Catastrophe. 






Da Putin a Trump: Sergio Romano torna ad analizzare le dinamiche politiche del nostro tempo.

Il controverso presidente americano e la svolta politica degli Stati Uniti nelle parole di un ex ambasciatore alla Nato.       

         SERGIO ROMANO
Trump



In libreria dal 20 ottobre 2017Pagine: 170Prezzo: 17,60Dopo Putin e la ricostruzione della Grande Russia, Sergio Romano torna con un nuovo saggio su un’altra figura emblematica e controversa dei nostri tempi, Donald Trump, ripercorrendo le dinamiche della sua ascesa al potere e provando a delineare il futuro della politica americana e dell’Occidente.
L’uomo che ha vinto le elezioni presidenziali americane dello scorso novembre è più vecchio di tutti i suoi predecessori. Ma è anche un presidente post-moderno, capace di usare con grande destrezza le tecniche di un mondo digitale, le seduzioni della televisione e tutti gli strumenti più raffinati della finanza moderna. Pochi uomini politici sono stati così tanto detestati dall’opinione pubblica liberale e democratica degli Stati Uniti. Ma, del resto, pochi uomini sono stati altrettanto osannati dalle folle deliranti dei sostenitori.
Con una campagna elettorale piena di minacce e promesse, spesso ribaltando da un giorno con l’altro le sue posizioni, Trump è riuscito a ottenere l’elezione alla Casa Bianca ma non a imporsi come punto di riferimento nel contesto mondiale. Può un tale uomo guidare una grande potenza mondiale e preservarne l’autorità nel mondo, o è destinato ad accelerarne il declino?


Sergio Romano (Vicenza, 1929) è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all’Università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Morire di democrazia (2013), Il declino dell’impero americano (2014), In lode alla guerra fredda (2015) e Putin e la ricostruzione della Grande Russia (2016).



La storia dell'architettura del secondo Novecento raccontata da uno dei massimi esperti italiani.



CESARE DE SETA
La civiltà architettonica in Italia
dal 1945 a oggi



In libreria dal 20 ottobre 2017Pagine: 390Prezzo: 42,00Un lungo e appassionante viaggio nella storia dell’architettura italiana del secondo dopoguerra. Un itinerario ricco di legami e di scambi con le arti figurative, di relazioni (ma anche scontri) con la critica e la cultura dell’epoca. Con la consueta precisione e competenza, Cesare de Seta ci racconta i percorsi biografici e professionali dei protagonisti della scena architettonica del secondo dopoguerra, da Ridolfi a Rogers, da Belgiojoso a Michelucci, da Samonà a Scarpa, generazione definita dall’autore come quella dei “maestri”, che, tra rinnovamento e tradizione, hanno progettato case, edifici e spazi pubblici, ridisegnando il paesaggio urbano contemporaneo.
Dopo la Seconda guerra mondiale, l’architettura è andata incontro a fasi di profonda trasformazione, sotto il profilo funzionale, linguistico e tecnologico. È con la nascita della Repubblica, infatti, che il tema della ricostruzione si riverbera nel dibattito politico e accende polemiche e discussioni sulle più importanti riviste, da «Metron» a «Comunità», da «La Nuova Città» a «Domus», a «Casabella». A partire dagli Sessanta va maturando una seconda generazione di architetti con interessi sempre più aperti verso gli Stati Uniti d’America. Tra le figure dal carattere più originale spicca Gino Valle, protagonista dell’architettura del “miracolo economico”. Emergono poi Renzo Piano e Richard Rogers che con il Centre Pompidou a Parigi segnano la scena internazionale. Renzo Piano, nonostante progetti edifici disseminati per il mondo, è la personalità più dotata di un’architettura che resta italiana per la sua identità sempre ancorata alla storia del suo paese d’origine.
Tenendosi lontano dalle trattazioni istituzionali e manualistiche, de Seta ci regala pagine dense di riferimenti e notizie, arricchite da foto e illustrazioni, che partono dall’eredità del ventennio fascista, illuminano il contrasto tra realismo e astrattismo degli anni Cinquanta, fino alla stagione del miracolo economico, al ’68 e infine all’affacciarsi delle nuove generazioni.


Cesare de Seta è professore emerito di Storia dell’architettura all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha fondato il Centro iconografia della città europea. Ha insegnato all'École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi e in altre sedi all’estero.
Ha curato due volumi degli Annali della Storia d’Italia, Einaudi. Tra i volumi più recenti si segnalano: Ritratti di città. Dal Rinascimento al secolo XVIII, Einaudi, 2011; Venezia e Moby Dick, Neri Pozza, 2015; Capri, Castelvecchi, 2016;Napoli. Dalle origini all’Ottocento, Arte’m, 2016 e per Rizzoli L’Italia nello specchio del Grand Tour, 2014, L’arte del viaggio, 2016, La città. Da Babilonia alla Smart City, 2017. I suoi interessi sono rivolti prevalentemente alle arti tra Sette e Novecento, alla storia urbana e alla storia del paesaggio.

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